Resilienza e Corporeità
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Fonte: “RESILIENZA e CORPOREITA’ ” a cura di Vito Petruzzellis (Relazione presso l’Istituto di Psicologia Funzionale Corporea del 29/11/08)
RESILIENZA E SALUTOGENESI
Resilienza è un termine che ha assunto un significato complesso in campo psicologico, in riferimento ai meccanismi che rendono possibile il superamento di condizioni ed eventi esistenziali particolarmente difficili.
Deriva dalla radice latina “resilire=rimbalzare”, indicante la durezza del metallo nel resistere ai colpi e riprendere forma.
Più di recente, in lingua inglese (resilience) è diventato un termine per indicare una reazione positiva alle esperienze avverse, soprattutto ai traumi psicologici in età evolutiva. Continua..
Epistemologia gruppoanalitica e articolazione dei setting terapeutici in un DSM
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Fonte: “Epistemologia gruppoanalitica e articolazione dei setting terapeutici in un DSM” di Nicoletta Della Torre, pubblicato in www.rivistaplexus.it
IL CAMMINO PERCORSO
I “primi passi” nella relazione d’aiuto:”scontro” con la complessità del lavoro sociale e clinico
Sono arrivata alla formazione in Gruppoanalisi dopo molti anni di lavoro “in prima linea” nel sociale, attraversando la formazione in DanzaMovimentoTerapia Espressivo-Relazionale con il dr. V. Bellia e un’esperienza personale di psicoterapia gruppoanalitica.
Ho cominciato durante gli anni universitari a “mettermi in gioco”, riuscendo spesso a sperimentare il positivo innescarsi di un circolo virtuoso tra motivazione allo studio e all’approfondimento teorico ed entusiasmo e curiosità nelle prime esperienze lavorative nel variegato mondo delle cooperative sociali. Nei tredici anni ormai trascorsi di lavoro in ambito sociale, educativo, psicologico, clinico e riabilitativo, ho cumulato esperienze “sul campo” come operatrice, come psicologa e come danzamovimentoterapeuta-psicologa, vivendo la possibilità di confrontarmi con vari contesti, sia ambulatoriali che residenziali, e con molteplici tipologie di utenti, per lo più con progetti a tempo limitato, fino a quello che da quattro anni è la mia principale attività presso un Istituto Clinico Riabilitativo per il trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare e dell’obesità. Continua..
Decostruzione nosografica in un campo gruppale: peculiare rammendo di una vita nella tessitura dei sogni
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Fonte : “Decostruzione nosografica in un campo gruppale:peculiare rammendo di una vita nella tessitura dei sogni” di Gerardo Di Carlo e Lorenzo Mosca pubblicato in www.rivistaplexus.it
Le diagnosi di Rita
La documentazione sulla storia clinica di Rita inizia dal primo ricovero a Roma a fine dicembre 1992; dalla paziente ci sono state riferite notizie poco circostanziate rispetto ai precedenti contatti con i servizi di igiene mentale.
Dalle cartelle di ricovero si può osservare un’estrema volatilità dei quadri clinici, che variano sia tra i differenti servizi, sia all’interno dello stesso ricovero. Ripetutamente emerge la sensazione degli operatori sanitari di essere di fronte ad una donna che finge, che ha un’attitudine manipolativa e la cui sintomatologia varia secondo i sintomi che le vengono suggeriti. A queste intuizioni non fa seguito, però, un approfondimento che chiarisca la reale situazione di vita della paziente. Continua..
I sintomi-base. Percorsi verso l’alienazione mentale
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Fonte: ”I sintomi base. Percorsi verso l’alienazione mentale” di Egidio Bove
La teoria dei sintomi base, delineata dal gruppo di Bonn diretto da Gerd Huber, al pari di quella della vulnerabilità di Zubin, prende in considerazione svariati fattori nella genesi della patologia mentale schizofrenica. Il tempo della contrapposizione tra i sostenitori dei fattori genetici, ambientali e psicologici nella etiopatogenesi della schizofrenia non ha più motivo di esistere. La storia della psichiatria e della psicologia clinica insegna che queste contrapposizioni sono sterili e non portano da nessuna parte. Più che il continuo proliferare di teorie di parte si avverte oggi la esigenza di un modello che funga da super-teoria, e che sia in grado di accogliere sotto il suo ventaglio svariati punti di vista: biologico, dinamico, sociale, ecc. Continua..
Le dinamiche psicologiche che rendono gli uomini xenofobi
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Fonte: “Le dinamiche psicologiche che rendono gli uomini xenofobi” di Innocenzo Fiore
“Secondo me non siamo
diventati ciechi, secondo me
lo siamo. Ciechi che
vedono, ciechi che, pur
vedendo, non vedono”.
(J.Saramago)
Introduzione
“Ensaio sobre a Cegueira” è un romanzo di José Saramago, pubblicato in Italia con il titolo “Cecità”; vi si narra di un’improvvisa epidemia che renderà gli abitanti di un’anonima città, tranne una donna, ciechi. E’ un’opera allegorica che allude all’incapacità umana, in alcuni momenti della sua storia, a vedere l’altro simile a sé. Infatti, la città dove si svolge è indeterminata, l’epoca non è precisata, i personaggi non hanno un nome; ciò che accade in quella città può succedere in qualunque luogo, ciò che accade in quel tempo può capitare in ogni tempo, ciò che accade a quelle persone può avvenire a chiunque di noi. Continua..