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Una vacanza particolare

Fonte : “Report di un’esperienza di psicoterapia di gruppo integrativa residenziale”  di Mario Mulè

Alla fine, resta solo la gentilezza ad avere un senso…
è solo lei che, tra la folla del mondo, alza la testa e dice:
“E’ me che stavi cercando”.
E da allora ti segue ovunque, come un’ombra o un amico…
“La mia religione è la gentilezza” ( Dalai Lama )

“Questa esperienza per me è stata una vacanza..” Gianni, uno dei pazienti del gruppo, ha così definito quella esperienza insolita di terapia di gruppo: insolita perché realizzata in una dimensione non abituale per il luogo ( una fattoria sociale lontana dai rumori del quotidiano ), per il tempo ( dal venerdì pomeriggio al sabato pomeriggio ), per le pratiche terapeutiche ( si sono alternati psicodramma, gruppoanalisi e mindfulness, spesso intrecciando tra loro queste esperienze ).

Ma non è riduttivo e deludente definire una esperienza di terapia intensiva una vacanza?

No! Se si guarda ad una vacanza come ad una condizione in cui gli affanni quotidiani cessano, per lasciare spazio ad una condizione di libertà interiore e di pace.

Il gruppo: era composto da sei pazienti, che avevano già vissuto una lunga esperienza di terapia condotta secondo un modello ad ispirazione gruppoanalitica, ma con alcune varianti “ trasgressive”. I partecipanti al gruppo avevano infatti la libertà di sentirsi e vedersi al di fuori del gruppo, purchè quanto succedeva venisse poi riportato dentro il gruppo. Ma l’aspetto più rilevante è stata la trasformazione dell’altruismo e della solidarietà tra i partecipanti in azioni concrete di aiuto: una paziente gravemente depressa che viveva sola è stata ospitata da una persona del gruppo; un paziente in gravissime condizioni economiche è stato aiutato in vari modi, con prestiti di denaro e con l’affidamento di piccoli lavori adeguatamente retribuiti.

La solidarietà non poteva certo limitarsi ai partecipanti: il conduttore ha posto come regola del pagamento ( per altro fissato in tariffe assai modeste ) che avrebbero pagato solo coloro che potevano. Di fatto, due dei partecipanti sono venuti regolarmente per un periodo di circa due anni in modo del tutto gratuito.

Le diagnosi psichiatriche erano le seguenti: disturbo bipolare( con pregresso tentativo di suicidio tramite defenestrazione dal terzo piano), depressione ricorrente, alcolismo e disturbo dipendente di personalità, disturbo ossessivo, fobia sociale, disturbo di personalità con prevalenza di tratti borderline, depressione cronica.

Continua..