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Archivio per la categoria 'Patologie'

Il corpo in psicoterapia

Fonte: ” Il corpo in psicoterapia” Mario Mulè (IV Convegno Allievi COIRAG )

Anche se nessuno di noi può averne ricordo, è pur vero che il nostro primo incontro con il mondo è stato annunciato dal grido e dal pianto.

Ed ancora per molto tempo siamo rimasti senza parola, ma non certamente senza il bisogno e la capacità di comunicare quelle intense emozioni che vivono in ogni bambino. Non avevamo la parola, ma c’era il corpo: braccia da protendere, gambe per sgambettare e poi il riso, il pianto, l’urlo. Si dice che il grido che si fa canto, ma anche il movimento del corpo che diventa danza, abbiano radunato gli uomini quando ancora il logos, il discorso altro non era che un incerto balbettio.

Ecco cosa dice al riguardo E. Saverino: ” …l’intera vita dei popoli più antichi si raccoglie attorno alla rievocazione del grido, cioè attorno al canto; e il canto avvolge i viventi ben più strettamente del calore dei fuochi attorno a cui essi stanno.”

Ma se è vero che il linguaggio del corpo si impone sin dall’inizio e non smette mai di inserirsi, magari clandestinamente, nei nostri scambi con il mondo, dobbiamo anche considerare che cultura e religioni nel tempo gli hanno assegnato spazio e valore assai diversi. Continua..

Corpo e vissuto somatico nella schizofrenia

Fonte:“Trasformazioni del vissuto somatico nella schizofrenia” C. Moscatello in “Psicopatologia della schizofrenia”, a cura di Rossi Monti

In questo tentativo di avvicinamento, clinico e fenomenologico, al “senso” che riveste l ‘ esperienza della corporeità in psicopatologia il proposito di chi scrive è quello di rendere in qualche modo accessibili a un ascolto partecipe zone inedite, oscure, indicibili dell ‘ esperienza psicopatologica della corporeità.

Come è noto, la psicopatologia e la psichiatria clinica si misurano sempre, di fronte a ogni manifestazione psicotica, con la ineludibile presenza del corpo e con la sua perentoria dignità espressiva. Le modificazioni dell’esperienza del corpo, dalle più ineffabili sensazioni di cambiamento e di depersonalizzazione fino alle più trasfigurate metamorfosi deliranti, ivi compresi gli enigmatici vissuti somatici dell’ipocondria, costituiscono un tema costante e centrale della psicosi. “Il corpo da un lato e il mondo dall’altro -scrive Benedetti (1991) -rappresentano i due grandi palcoscenici su cui l’Io psicotico avverte se stesso.” Continua..

Prendersi cura dei Servizi Psichiatrici

Fonte: “Prendersi cura dei servizi psichiatrici” Mario Mulè (Seminario sulla legge 180/78 in occasione del suo trentennale Trapani, 09/10/2008)

Erano i primi giorni di giugno, anno 1979. Faceva già un gran caldo.

I due infermieri di turno della II uomini erano seduti all’ombra, sotto un albero di acacia appena fuori dal recinto antistante al padiglione.

Avevano entrambi un camice bianco più da garzone di salumiere che da ospedale, ampiamente sbottonato sul petto.

I ricoverati giravano senza sosta dentro il recinto, alcuni seminudi, altri stranamente coperti da abiti pesanti.

Non si scambiavano una parola, chi parlava lo faceva per conto suo, senza bisogno di interlocutori. Tre di loro giravano più vicini, lanciando sguardi bassi e obliqui verso di noi. Dopo qualche minuto ho potuto capire perché si muovevano in questo modo, quando uno degli infermieri buttò via dentro il recinto la cicca che uno di loro afferrò con scatto felino.

Gli infermieri mi accompagnarono nella stanza ( squallida) del medico. Dissi loro che volevo cominciare a conoscere, uno alla volta, i ricoverati e loro mi portarono un uomo già anziano che si aggirava nel camerone. Continua..

La macchina dell’anima

Fonte: “La macchina dell’anima” Vito Petruzzellis

Reggio Calabria, 2 giugno 1973

Un antico grande cancello, usurato e sbilenco, che dà in una stradina che si inerpica a mezza collina, superando modeste case del rione Modena, uno strano gruppo di signori e “giovanotti” con un pò di barbe e l’aria attenta e pensosa, che procede discutendo.

A mano a mano che si sale si allarga un cielo terso di giugno, un’arietta frizzante su scorci di panorama verso il mare blu intenso e le coste frastagliate dello stretto di Sicilia; negli occhi ancora immagini di monti, spiagge, imbarchi di traghetti, scie di pescherecci operosi.

E lì, in alto la sagoma dell’edificio centrale verso il quale ci dirigiamo, una costruzione anni ‘30, malandata, di un rosa pallido con i muri scrostati, i tetti a tegole rosse, le inferriate alle finestre. E poi tutt’attorno dei pennoni posticci, lunghi tubi di ferro, lunghe canne, tre, cinque, una decina, forse di più!

Pennoni con ognuno in cima una bandiera rossa a garrire nel vento.

Ci scambiamo con gli altri colleghi del gruppo qualche occhiata interrogativa, con un sorriso che vorrebbe affiorare ma è frenato da una certa inquietudine: una ricorrenza? Una provocazione? Nessuno osa chiedere. Continua..

Il Disturbo Narcisitico di Personalità: la malattia della grande vita

Fonte: “I disturbi di personalità. Modelli e trattamento” a cura di Giancarlo Dimaggio e Antonio Semerari, Editori Laterza Capitolo di: GiancarloDimaggio, Daniela Petrilli, Donatella Fiore e Serena Mancioppi

Provate a immaginare di essere un pianista. Non semplicemente un grande pianista, ma un talento raro, una promessa, un genio dello strumento. Avete un amico altrettanto virtuoso, compagno di Accademia, e per entrambi si prospetta un futuro pieno di promesse. Un giorno state camminando lungo il corridoio e sentite provenire dalla stanza attigua sonorità mai udite prima, che sembrano non appartenere a questo mondo. Varcate la soglia, cogliete un uomo nell’atto di esercitarsi e provate una percezione immediata, indiscutibile, immanente: state ascoltando il più grande genio del secolo. E voi, dotati di raro talento, realizzate che a pochi metri di distanza, curvo sul pianoforte, l’orecchio accostato alle corde, siede il vostro limite insuperabile, l’ideale di perfezione che si è incarnato, chiaramente e una volta per tutte, ma non in voi: Glenn Gould. Vi sentite sconfitti, in modo definitivo e inappellabile. Continua..