Archivio per Novembre, 2022
“Svegliamoci”
Pubblicato da redazione
Considerazioni di Mario Mulè sullo scritto di Edgard Morin.
E’ ancora utile, dopo altri autorevoli commenti all’opuscolo di Edgard Morin “ Svegliamoci”, proporre ulteriori considerazioni?
Un dialogo su questioni tanto importanti ritengo sia comunque utile, perciò mi sono autorizzato a scrivere e a diffondere qualche altro pensiero.
Comincio con una mia sensazione: mi è sembrato che l’Autore, in questa breve opera, abbia voluto assumere una funzione ed una responsabilità profetica .(1)
Ma chi erano i profeti del mondo vetero testamentario?
Essi non “ predicevano”, ma “ dicevano”. I loro ammonimenti andavano oltre gli aspetti religiosi o morali, proponendosi piuttosto come “ realpolitici”.
Si proponevano la liberazione del popolo ebraico dalle illusioni, indicando una alternativa da scegliere, tra una società pienamente umanizzata ed una barbarie.(2)
Anche Morin, con il suo invito a svegliarci, ci indica che l’umanità si trova oggi davanti ad un bivio: possiamo proseguire continuando un percorso umanistico ( attualmente in regressione ) oppure correre inconsapevoli verso un possibile abisso.
L’invito ad aprire gli occhi per riconoscere la realtà e svegliarci certo non è nuovo.
Einstein aveva già segnalato che viviamo dentro una sorta di “ illusione ottica della coscienza. E’ una specie di prigione, che ci limita nei confini dei nostri desideri personali e dell’affetto per le poche persone a noi più vicine. Il nostro compito dovrebbe essere liberarci da questa prigione…”
Possiamo richiamare tanti altri pensieri simili: “ E’ un fatto che, mentre crede di essere sveglia, la maggior parte di noi è come assopita…Ciò che intendo dire può essere simboleggiato dal nome di Buddha, che significa colui che si è ridestato, l’essere umano davvero cosciente di sé”.
Chi ha detto queste parole non è un devoto buddista ma ( ancora ) Fromm.(3)
Dunque l’invito è a svegliarci, a liberarci per guardare a noi stessi e al mondo o addirittura all’Universo di cui facciamo parte: è questo l’invito perentorio che ci arriva da Morin e da tanti altri “ saggi”.
Come dobbiamo intendere questi ammonimenti? Certo non è un invito a fare sempre più cose, ad inseguire sempre nuovi desideri ( indotti) da soddisfare, ad acquistare e consumare.
“ La tecnica ( secondo Morin ) ha imposto, in settori sempre più estesi della vita umana, la logica della macchina artificiale, che è meccanica, determinista, specializzata, cronometrata. ( lavora, mangia, dormi.)
Detto in altre parole, essere indaffarati non è una soluzione, lo siamo già fin troppo.
Da più parti ci arriva l’invito a conoscere ed a prenderci cura della nostra mente.
“ La mente è come un oceano. Nel profondo, sotto la superficie, esso è calmo e limpido. Non importa se in superficie ci sia una tempesta, in profondità l’oceano è tranquillo e sereno. Dalla profondità della tua mente, puoi osservare tutta la tua attività mentale (pensieri, sentimenti, sensazioni, ricordi) senza legarti ad essi, imparando a lasciarli andare”. (4 )
La metafora di Siegel è molto rassicurante. Come scienziato e clinico che utilizza la Neurobiologia interpersonale egli ritiene che la neuroplasticità ci consenta di plasmare il nostro cervello; ritiene anche che possiamo dirigere la nostra mente, sviluppando attitudini molto preziose ( come altruismo, cooperazione, compassione) potenzialmente presenti nella natura umana.
Sulla stessa linea di pensiero si collocano altri autori, ad esempio Gilbert, Stephen W. Porges con la sua innovativa teoria polivagale. (5)
Ma non tutti coloro che si occupano della mente umana ( siano essi clinici o neuroscienziati) condividono questa linea.
Intanto i cambiamenti resi possibili dalla neuroplasticità richiedono grande autodisciplina ed anni di pratica.
Altri inoltre segnalano che “ la vita interpersonale dell’uomo deriva da articolazioni, combinazioni e sviluppi di questi sistemi ( interpersonali) già universalmente presenti nei primati, e continua a poggiare su di essi dalla culla alla tomba.” (6)
Quanto sono distanti o conciliabili queste due posizioni? Per Morin questa, semplicemente, è la realtà. L’uomo è sapiens-demens. Né può fare a meno della sua parte demens ( che è anche poetica) perché altrimenti la vita sarebbe arida. (7)
Dobbiamo però essere attenti e capaci di dominare ( o almeno attenuare ) quelle componenti che altrimenti ci dirigono, come sta avvenendo oggi per l’istanza prometeica “ una dismisura insensata si è impossessata dei possidenti”.(E. Morin)
Non so se l’umanità sarà capace di un pensiero complesso, che colga le
interconnessioni e gli aspetti paradossali presenti nella vita; se sarà capace di evitare che l’antropocene evolva verso thanatocene.
Ciò che oggi non possiamo negare è che la nostra casa, il nostro pianeta, sta bruciando. Che non c’è tempo da perdere, che è insensato restare indifferenti mentre la casa brucia. Tutto il resto viene dopo.
Forse ciò che può servire è una grande alleanza, una cooperazione ove lavorino insieme scienza e religione, movimenti e forze politiche, istanze etiche e pensiero razionale.
Se non ora, quando?
NOTE
(1) Lo stesso autore, nella sezione “ Ringraziamenti” posta alla fine del saggio, definisce quest’opera “un appello per un risveglio delle coscienze”.
(2 )Sono riflessioni di cui siamo debitori ad E. Fromm, tratte dal suo scritto “ Attualità degli scritti profetici”.
(3) E. Fromm: “L’arte di ascoltare” pag.162
(4) D.Siegel: “ Mindsight” pag.104- R. Cortina
(5) P.Gilbert: “La terapia focalizzata sulla compassione-Franco Angeli
Stephen W.Porges: “ Le applicazioni cliniche della teoria polivagale- Giovanni Fioriti Editore
(6) Nella prospettiva evoluzionista i sistemi motivazionali ( da intendere come tendenze molto potenti e spesso ineludibili ma diverse dagli istinti) sono disposizioni innate ed universali già presenti nelle specie animali evoluzionisticamente più vicini a Homo sapiens, selezionate dalla evoluzione.
Vedi G. Liotti: “ I sistemi motivazionali nel dialogo clinico- R.Cortina Editore
Su una linea simile si colloca l’importante opera di Panksepp, che ha fondato e sviluppato la neuroscienza affettiva. Vedi “ Archeologia della Mente”- R.Cortina
(7) E. Morin:” Amore, poesia, saggezza”- Armando Editore