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Archivio per Aprile, 2013

L’umanesimo di E. Fromm

Fonte: “L’umanesimo di E. Fromm” di Romano Biancoli

Ogni psicoterapia esprime una concezione dell’essere umano e la agisce secondo modalità che recano un retroterra di conoscenze e di convinzioni, che a sua volta cresce sull’esperienza clinica. L’approccio psicoterapeutico di Fromm matura nella sua lunga attività di psicoanalista, che non solo si affina via via in modalità sempre più efficaci, ma anche gli offre il supporto indispensabile alle sue considerazioni teoriche, tanto che egli stesso dichiara di non prescindere mai, nei suoi scritti, dall’osservazione critica del comportamento umano durante il lavoro psicoanalitico. In questo però Fromm porta un occhio esercitato anche in un altro laboratorio: la scena storica. Nato nel 1900 a Francoforte, morto nel 1980 a Muralto, ha vissuto il drammatico svolgersi degli eventi con vigilanza estrema fin da fanciullo che, ebreo, già saggiava la crudezza dei tempi. Studioso dei fenomeni sociali, gli viene riconosciuta un’alta competenza, per diretta e lucida testimonianza, specialmente su due periodi storici, l’avvento del nazismo e la democrazia consumista americana, che forniscono alla sua indagine multidisciplinare tratti emblematici della condizione umana e spingono a considerazioni più generali, travalicanti l’ambito da cui sorgono. Continua..

Il Disturbo Narcisitico di Personalità: la malattia della grande vita

Fonte: “I disturbi di personalità. Modelli e trattamento” a cura di Giancarlo Dimaggio e Antonio Semerari, Editori Laterza Capitolo di: GiancarloDimaggio, Daniela Petrilli, Donatella Fiore e Serena Mancioppi

Provate a immaginare di essere un pianista. Non semplicemente un grande pianista, ma un talento raro, una promessa, un genio dello strumento. Avete un amico altrettanto virtuoso, compagno di Accademia, e per entrambi si prospetta un futuro pieno di promesse. Un giorno state camminando lungo il corridoio e sentite provenire dalla stanza attigua sonorità mai udite prima, che sembrano non appartenere a questo mondo. Varcate la soglia, cogliete un uomo nell’atto di esercitarsi e provate una percezione immediata, indiscutibile, immanente: state ascoltando il più grande genio del secolo. E voi, dotati di raro talento, realizzate che a pochi metri di distanza, curvo sul pianoforte, l’orecchio accostato alle corde, siede il vostro limite insuperabile, l’ideale di perfezione che si è incarnato, chiaramente e una volta per tutte, ma non in voi: Glenn Gould. Vi sentite sconfitti, in modo definitivo e inappellabile. Continua..

Etica e Psicoterapia: paradosso o vincolo?

Fonte: “Etica e Psicoterapia paradosso o vincolo? un percorso per la clinica ” Corrado Pontalti

1. Forse non è a tutti noto che del Giuramento di Ippocrate vi sono due versioni: Giuramento antico e Giuramento moderno. La differenza più rilevante appare nelle prime righe dei testi che riporto. Giuramento antico: “Giuro, per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dei tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto … ”. Giuramento moderno: “Giuro di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento, di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale”. Il Giuramento di Ippocrate è da sempre posto come fondamento e bussola delle professioni sanitarie, quindi deve intrigare anche gli psicologi clinici e gli psicoterapeuti. Continua..

Epistemologia Familiare ai Disturbi di Personalità

Fonte: “Epistemologia Familiare ai Disturbi di Personalità: un vincolo alla diagnosi e alla formazione in psicoterapia” di Corrado Pontalti

Il tema della diagnosi travaglia il sapere psichiatrico in ogni epoca. La diagnosi è intrinsecamente una epistemologia ed è retta da categorie del pensiero ancor prima che da procedure operazionali(13,14). A differenza della diagnosi in medicina che è fortemente ancorata alla condivisione, nella comunità scientifica, di un sapere cumulativo sull’oggetto (il corpo e le sue funzioni biologiche) la diagnosi in psichiatria è ancorata al modello interpretativo degli eventi psicologici e psicopatologici. Tali modelli sono numerosi, non omogenei, più simili a cluster di fenomeni che a dati evidenziabili ed interpretabili in maniera sufficientemente univoca. Ne consegue che il progetto di gestione terapeutica di evenienze psicopatologiche o sofferenze esistenziali tende ad essere iscritto entro la triade: modello della mente, modello della patologia, modello del cambiamento. Continua..

Area Traumatica e Campo Istituzionale

Fonte: “Area Traumatica e Campo Istituzionale di Antonello Correale, Editore Borla

Sono passati ormai molti anni da quando la chiusura degli ospedali psichiatrici ha costretto psichiatri, psiçologi. infermieri, assistenti sociali e, in genere, ogni tipo di operatore psichiatrico, a misurarsi in,un faccia a faccia colla malattia mentale. Sono stati proposti innumerevoli convegni, congressi, giornate di studio. Da ogni parte si sono tentati e si tentano bilanci, valutazioni, sintesi. E da sempre si combatte una fondamentale battaglia, perché lo spirito di fondo di questa esperienza non venga perduto: la malattia mentale. come soggetto vivo, sofferente, tragico, ‘ma anche lucido, implacabile, non ipocrita, e il bisogno di un dialogo, che non sia paternalistico, pacificante, che non sia escludente, e che colga, della malattia mentale, il-tragiço potere di denuncia di una sofferenza indicibile di individui e della società che li circondano. Continua..